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Coldiretti: 500mila persone al lavoro nei campi, bene protocollo caldo

AttualitàColdiretti: 500mila persone al lavoro nei campi, bene protocollo caldo

Cisoa però non risolve problema, sì a lavoro notturno

Milano, 25 lug. (askanews) – “E’ apprezzabile l’impegno ad affrontare tempestivamente la necessità di garantire condizioni di lavoro compatibili con le alte temperature”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al tavolo convocato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone sull’emergenza caldo, nel corso del quale la ministra ha annunciato una norma ad hoc anche per l’utilizzo ad ore della Cisoa, la cigo per gli operai agricoli a tempo indeterminato e anche la deroga al contatore dei 90 giorni annui massimo di utilizzo.

Per le operazioni agronomiche in campagna in questo periodo si stiamo siano occupate quasi mezzo milione di persone dalla raccolta della frutta a quella della verdura mentre c’è la vendemmia alle porte.

La Cisoa, secondo la Coldiretti, non è comunque lo strumento che risolve il problema perché non è sempre possibile fermare la produzione nelle campagne dove occorre garantire le forniture alimentari, salvare i raccolti di prodotti deperibili e tutelare la salute dei lavoratori. Per garantire la sicurezza dei lavoratori, secondo la Coldiretti, vanno sostenuti gli accordi tra le parti sociali per adottare strategie ad-hoc, dall’utilizzo dei dispositivi di protezione allo stop alla raccolta nelle ore più calde fino al lavoro notturno. Una esperienza adottata in molte realtà come Verona dove allo scopo di contenere il rischio del colpo di calore il datore di lavoro potrà prevedere, in deroga al contratto collettivo, una diversa distribuzione dell’orario di lavoro giornaliero anticipando (prima delle 6) e posticipando (dopo le 22) l’inizio e il termine della prestazione lavorativa considerando l’intero orario come ordinario.

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