ROMA – La polizia della Corea del Sud ha perquisito l’ufficio del presidente Yoon Suk-yeol, nell’ambito delle indagini relative al decreto sulla legge marziale emanato il 3 dicembre scorso. L’ex ministro della Difesa che si è dimesso giovedì scorso, Kim Yongh-hyun, ha tentato il suicidio in carcere poco prima dell’annuncio del suo arresto. Tutto questo mentre arriva dalla vicina Corea del Nord il primo commento alla situazione politica del Paese: “Il regime fantoccio di Yoon ha provocato il caos in tutta la Corea del Sud”, si legge in una nota di Pyongyang affidata all’agenzia Kcna.
Intanto sono stati arrestati il capo della Polizia nazionale e quello di Seul: l’accusa, secondo quanto riporta la stampa locale, è relativa al loro ruolo nell’applicazione del decreto sulla legge marziale.Per sabato è in programma il secondo voto all’Assemblea nazionale su una nuova richiesta di impeachment nei confronti proprio di Yoon.
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