Roma, 11 giu. (askanews) – I vini e le bevande alcoliche sono tra i prodotti con il tasso di contraffazione più elevato all’interno dell’Unione Europea, con perdite annuali di vendite pari a 2,28 miliardi di euro e quasi 5.700 posti di lavoro nell’Ue. Solo in Italia ogni anno nel settore si registrano perdite pari a 302 milioni di euro e oltre 648 posti di lavoro. La contraffazione è un danno non solo economico, ma anche sanitario, visto che sono stati trovati alimenti e bevande contraffatte con sostanze pericolose come metanolo, mercurio e pesticidi tossici. Le operazioni di contrasto sul campo hanno messo in luce la portata del problema: l’operazione congiunta Europol-Interpol Opson, condotta ogni anno, solo nel 2024 ha portato al sequestro di prodotti alimentari contraffatti e di qualità inferiore a quella dichiarata per 91 milioni di euro.
Per questo l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), in occasione della Giornata mondiale contro la contraffazione, lancia la campagna “Cosa c’è in tavola?”, che denuncia la minaccia rappresentata dai prodotti alimentari e dalle bevande contraffatti e dà consigli ai consumatori su come proteggersi dai prodotti contraffatti.
I prodotti contraffatti non sono solo beni di lusso e della moda. I prodotti alimentari come biscotti, pasta, patatine e dolciumi sono stati la seconda categoria di prodotti più sequestrata alle frontiere esterne dell’Ue nel 2020. E la crescita del commercio elettronico ha offerto ai contraffattori nuove possibilità di distribuire prodotti alimentari fraudolenti, manipolando le etichette e gli imballaggi degli alimenti e modificando anche i processi di produzione.
“La contraffazione rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica – spiega il direttore esecutivo dell’Euipo, João Negrão – La nostra campagna mira a fornire ai consumatori le conoscenze necessarie per proteggersi, sostenendo al contempo le imprese legittime che rispettano gli standard di qualità dell’UE”.
La contraffazione delle bevande, soprattutto alcoliche, è un problema gravoso, con gruppi criminali organizzati che usano metodi sofisticati come il riuso di bottiglie originali o di etichette false sulle bottiglie vuote, rendendo più difficile distinguere i prodotti legittimi da quelli fraudolenti. Il settore dei vini e delle bevande alcoliche è stato uno dei più colpiti dalla contraffazione nel 2013-2017. Persi in vendite 2,28 miliardi di euro e quasi 5.700 posti di lavoro distrutti ogni anno nell’UE per la contraffazione. Anche la perdita di gettito fiscale è stata significativa, oltre 2 miliardi di euro.
La Cina e la Turchia sono stati tra i paesi di origine più segnalati per le bevande e gli alimenti contraffatti sequestrati alle frontiere esterne dell’UE nel 2019 e nel 2020.
Per quanto riguarda le Indicazioni Geografiche il danno è ancora più grave, perché preservano il ricco patrimonio culinario europeo e sono garanzia di autenticità e qualità. Il vino costituisce il 54% del consumo di prodotti IG nell’UE, il che lo rende particolarmente vulnerabile. Altri prodotti molto colpiti dalla contraffazione sono olio d’oliva, birra, carne, formaggio e prodotti lattiero-caseari.