ROMA – Israele ha lanciato raid contro l’Iran e ha affermato di aver colpito il “cuore” del programma nucleare iraniano. Secondo i media di Stato di Teheran, nei bombardamenti è stato ucciso anche Hossein Salami, capo delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran, un corpo di elite delle forze armate. A perdere la vita anche diversi scienziati nucleari.
Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha riferito che si è trattato di “un’operazione militare mirata per contenere la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele”. Secondo il capo di governo, “se non fermato, l’Iran potrebbe produrre un’arma nucleare in brevissimo tempo”.A Tel Aviv è stato dichiarato lo stato di emergenza in previsione di possibili rappresaglie “nell’immediato futuro”.
Moments ago, Israel launched Operation “Rising Lion”, a targeted military operation to roll back the Iranian threat to Israel's very survival.
This operation will continue for as many days as it takes to remove this threat.
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Statement by Prime Minister Benjamin Netanyahu: pic.twitter.com/XgUTy90g1S
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) June 13, 2025
Prime Minister Benjamin Netanyahu, this morning:
"We are after a very successful opening strike. With G-d's help, we are going to have many more achievements." pic.twitter.com/Ahdzd9d0fb
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) June 13, 2025
RUBIO (USA): “LA PRIORITÀ È PROTEGGERE LE FORZE AMERICANE”
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha affermato che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti nei raid di Israele contro l’Iran e che non hanno fornito alcun tipo di assistenza. Le sue dichiarazioni sono state rilanciate dalla Cnn e da altre emittenti degli Stati Uniti. “La nostra priorità principale”, ha aggiunto Rubio, “è proteggere le forze americane nella regione”.
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