“La Società Italiana Urologia ha proprio un settore completamente dedicato alla formazione, che è una formazione continua e continuativa non solo per le persone giovani, che urologi specialisti diventeranno, ma anche per chi nell’arco dei suoi anni urologo è diventato, ma ha bisogno di formarsi ulteriormente su temi specifici o anche solo aggiornarsi. In questo congresso in particolare ci sono numerosissime modalità per aggiornarsi. In primo di tutto è il fatto che esistono 20 corsi di formazione durante le giornate congressuali che hanno toccato in un modo o nell’altro tutte le tematiche del mondo urologico.
Dall’ambito funzionale, che per noi vuol dire una grossa quota parte di ciò che gli urologi fanno nella loro quotidianità, dai disturbi urinari fino alla calcolosi, la parte uro-oncologica, che oggi già solo con il tumore della prostata rappresenta il primo tumore per la popolazione maschile sul territorio italiano e a livello mondiale, ma anche tutti gli aspetti di tipo andrologico, che nel mondo della maschilità soprattutto hanno particolare importanza perché mentre al femminile esiste una figura ben identificata, al maschile tutta la genitalità è un po’ negletta e quindi formarsi in questo ambito acquisisce un’importanza rilevante”.