Roma, 11 giu. (askanews) – “L’attività venatoria in tutta Europa è lecita e come ogni attività legale va certamente regolata, ma allo stesso modo va rispettata come ogni altra attività legale anche da chi non la condivide, anche fossero, come prima una collega diceva, una minoranza. Le leggi servono a tutelare le minoranze, non le maggioranze”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una interrogazione al question time alla Camera sulla tempistica di presentazione del disegno di legge per l’aggiornamento della disciplina concernente la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio (Bruzzone – LEGA).
Il ministro ha sottolineato la necessità di “affrontare e risolvere definitivamente il problema dello squilibrio nell’ecosistema della fauna selvatica e i danni da essi generati per la sicurezza pubblica” e i conseguenti “rischi sul piano sanitario, danni all’attività agricola, problemi sul piano civilistico, problemi per la pubblica sicurezza. I cittadini – ha detto – pagano ogni giorno l’assenza di una normativa adeguata”.
“Rispettosi della volontà del Parlamento, a differenza di altri governi che ci hanno preceduto e di quali non abbiamo fatto parte – ha quindi annunciato – provvederemo a trasmettere alle Camere, dopo un passaggio in Consiglio dei Ministri, una proposta di legge per permettere a tutte le forze politiche di approvare, modificare o respingere il testo, come facoltà ovvia e legittima dell’organo rappresentativo della volontà popolare”.
“Sono convinto – ha concluso – che tutti coloro che sono interessati al tema saranno attenti al lavoro di chi vuole raggiungere questo obiettivo con serietà”.