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Michela Rostan: “L’area flegrea deve tornare protagonista della Campania che cresce”

NewsMichela Rostan: “L’area flegrea deve tornare protagonista della Campania che cresce”

Un piano integrato per la rinascita dell’area flegrea, tra bonifica ambientale, sviluppo turistico e nuova occupazione. È la visione di Michela Rostan, già parlamentare e candidata alle prossime regionali, che nel suo programma mette al centro il rilancio della fascia costiera da Pozzuoli a Giugliano, la mobilità sostenibile e il sostegno alle imprese locali.

Onorevole Rostan, il rilancio dell’area costiera flegrea è uno dei punti cardine della sua campagna elettorale. Da dove bisogna ripartire?
L’area flegrea è uno dei luoghi più belli e complessi della nostra regione. Parliamo di un territorio che racchiude mare, cultura, storia e potenzialità economiche enormi, ma che per troppo tempo è stato trascurato da chi avrebbe dovuto valorizzarlo.

Bisogna ripartire dalla bonifica ambientale e dal recupero della fascia costiera, da Pozzuoli a Giugliano fino a Licola e Lago Patria. Il governo, con l’impegno del ministro Salvini e del sottosegretario Vannia Gava, sta intervenendo sul depuratore di Cuma, sulla riqualificazione della Terra dei Fuochi e sul potenziamento dei controlli ambientali.

Ora serve una Regione capace di accompagnare questi processi, non di ostacolarli. La mia proposta è creare un “Piano costiero integrato flegreo” che metta insieme risanamento, turismo sostenibile e incentivi per le imprese che investono nel settore balneare e culturale.

La mobilità e i trasporti pubblici restano una delle emergenze più sentite. Cosa non funziona e cosa propone di cambiare?
È evidente che l’intero sistema dei trasporti nell’area flegrea è al collasso. Le linee ferroviarie soffrono continui disservizi, i collegamenti tra i comuni sono insufficienti e i mezzi pubblici sono spesso inadeguati. Penso alle condizioni della Cumana e della Circumflegrea, ma anche alla carenza di linee di collegamento tra Giugliano e Napoli.

Servono investimenti seri e un piano regionale dei trasporti che guardi a quest’area come a una priorità strategica. Propongo di avviare un progetto sperimentale di mobilità integrata che unisca treni, bus e navette elettriche locali, con biglietto unico e orari coordinati. Ma soprattutto bisogna pretendere che la Regione utilizzi fino all’ultimo euro dei fondi PNRR destinati alle infrastrutture, perché finora troppo spesso sono rimasti fermi o spesi male.

Parliamo di lavoro e commercio. L’area flegrea, e in particolare Giugliano, ha vissuto una crisi profonda. Qual è la sua ricetta?
Giugliano, con oltre 120 mila abitanti, è il comune più grande della Campania dopo Napoli. Eppure, negli ultimi anni, è stato dimenticato. Per rilanciare il lavoro e il commercio servono incentivi alle imprese affinché aprano e restino qui.

Bisogna semplificare le procedure per gli investimenti e sostenere la formazione professionale, legandola alle esigenze reali del territorio: turismo, transizione ecologica, innovazione digitale.

Dobbiamo riportare le botteghe, i negozi, le imprese familiari al centro della vita economica e creare nuovi spazi per i giovani imprenditori. Il governo, con il sottosegretario Claudio Durigon, ha già avviato politiche di inclusione e incentivi per le assunzioni: è il momento di declinarle anche a livello regionale, per costruire occupazione stabile e non assistenzialismo.

La sicurezza resta una priorità per i cittadini dei Campi Flegrei. Qual è la sua posizione su questo tema?
La sicurezza non è solo ordine pubblico, è anche decoro urbano, legalità diffusa, controllo del territorio. Penso alla situazione dei Campi rom di Giugliano, che per troppo tempo sono stati dimenticati.

Oggi, grazie all’impegno del governo, si sta finalmente lavorando per soluzioni strutturali, superando logiche di emergenza e restituendo dignità a tutti. Ma serve una presenza costante dello Stato: più videosorveglianza, più pattuglie nei quartieri, ma anche più opportunità per i giovani, perché la sicurezza nasce anche dal lavoro e dall’inclusione.

La Lega e il ministro Salvini hanno dimostrato che si può fare sicurezza con equilibrio e fermezza, garantendo legalità ma anche solidarietà. È questo il modello che vogliamo portare in Campania: una sicurezza che protegge, che previene e che costruisce futuro.

In una frase, cosa rappresenta per lei la sfida dell’area flegrea?
È la sfida della rinascita. Ambientale, sociale, economica. Ma anche la sfida della dignità di una terra che ha dato tanto e che vuole tornare a contare. Io ci credo, e con il vostro sostegno, lo faremo. Insieme.

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