
Gente in strada nella prima domenica della fase 2 a Napoli. In tanti si sono riversati sul lungomare, ma tutti nel rispetto delle norme previste: distanziamento e mascherine.
Nella maggior parte dei casi, le persone indossavano le mascherine, con le dovute eccezioni. Molti sono usciti per un gelato oppure per comprare un omaggio floreale in occasione della festa della mamma. Non sono stati pochi i ragazzi che hanno approfittato dell’apertura consentita dei bar per consumare qualcosa da bere.
La prassi ormai è la stessa: si compra al bar e si consuma strada facendo, cercando di evitare assembramenti davanti ai locali.
Passeggiate, ma senza folla, anche in altre strade della città. In Piazza Dante, sono stati soprattutto bambini con i genitori a riprendersi gli spazi, giocando a pallone oppure girando in bicicletta. Gente a passeggio anche in via Toledo e in piazza del Plebiscito.
COSI’ DE LUCA SU FACEBOOK
#CORONAVIRUS: ho avuto questa mattina un colloquio con il Prefetto di Napoli, al quale ho chiesto di sensibilizzare tutte le Forze dell’Ordine e le Polizie Municipali per la messa in atto di controlli rigorosi nei luoghi di maggiore assembramento della città e della provincia di Napoli, così come richiesto in tutta la regione.
L’ultima parte sembra una risposta al post lanciato su Facebook da Luigi De Magistris, che aveva parlato di controlli insufficienti e del rischio di vanificare gli sforzi fatti finora per contenere il contagio.”In questa prima settimana di Fase 2 ho girato per le strade – aveva scritto il Sindaco – tantissimi napoletani indossano le mascherine e rispettano il distanziamento fisico, però non tutto va bene: si sono viste persone senza mascherine e numerosi assembramenti. I controlli, da me richiesti nelle sedi competenti, non sono sufficienti. Ho chiesto di concentrarli soprattutto sugli assembramenti di persone, invece che sui controlli individuali, ai motorini, alle autovetture, oppure alle attività produttive”. E anche in quel post c’era un attacco, nemmeno tanto velato, alla Regione Campania: “Sinora ce l’abbiamo fatta nonostante coloro i quali hanno smantellato la sanità pubblica nella nostra città”.