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Notre Dame risorge dopo l’incendio, con l’idea di Trump sarebbe andata distrutta completamente

PoliticaNotre Dame risorge dopo l’incendio, con l’idea di Trump sarebbe andata distrutta completamente

ROMA – Domani grande evento a Parigi con la presenza di tanti potenti del mondo.

Saranno tutti lì, nel cuore di Parigi e della Francia, per la risurrezione di Notre Dame, patrimonio dell’Umanità, dopo il terribile incendio che tra il 15 e il 16 aprile del 2019 distrusse la parte alta e altre strutture importanti della cattedrale.

Allora si pensò al peggio, ai decenni che sarebbero serviti per riportarla all’eterna bellezza. Il giorno successivo, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, durante il suo discorso alla nazione prese l’impegno di ricostruire la cattedrale in un arco di tempo di cinque anni.

Da quel momento in poco meno di una settimana furono donati un miliardo di euro per la ricostruzione. Non sono state parole al vento, il miracolo si è compiuto e domani tutto il mondo potrà vedere il risultato del lavoro svolto a tempo di record.

Per salvare il salvabile i vigili del fuoco fecero un lavoro titanico durante l’incendio. La distruzione fu comunque enorme, distrutta la guglia, carbonizzata tutta la struttura in legno sotto il tetto – per costruirla ci vollero 1.300 querce – lunga più di 100 metri, larga tredici e alta dieci. Ma la costruzione generale alla fine si riuscì a salvare.

Grazie al lavoro dei vigili del fuoco che per fortuna non diedero retta all’allora Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (che domani sarà presente all’evento e farà finta di niente, ndr) che durante l’incendio mandò un messaggio al Presidente Macron invitandolo subito a utilizzare aerei cisterna per bombardare dall’altro con l’acqua la cattedrale in fuoco (qui si può leggere il messaggio inviato nel 2019 da Trump con la sua geniale idea.

Sintesi in italiano: “È terribile vedere il gigantesco incendio alla cattedrale di Notre-Dame a Parigi,” twitta il presidente. “Forse si potrebbero usare aerei cisterna volanti per spegnerlo. Bisogna agire rapidamente!”). 

Per fortuna i vigili del fuoco nemmeno la presero in considerazione perché, come fu spiegato da chi sa di cosa parla, una simile procedura avrebbe portato alla distruzione totale della cattedrale. Altra curiosità, per i francesi, Notre Dame rappresenta il cuore non solo di Parigi ma della Francia.

Dal suo sagrato, non dall’Eliseo o dall’Arco di Trionfo, infatti, parte il punto zero delle strade, quello da dove si misura il chilometraggio. Per quanto riguarda la sua storia e per alcune curiosità ci viene in aiuto Wikipedia. In base alla legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, l’edificio è proprietà dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica.

Nell’area in cui oggi sorge la cattedrale, si trovava un tempio pagano dedicato a Giove da Gaio Giulio Cesare dopo la resa di Vercingetorige del 52 a.C. Per quanto riguarda  invece la costruzione questa fu avviata dal teologo Maurice de Sully il 12 ottobre 1160 quando fu nominato vescovo di Parigi. Vennero demolite le due chiese di Santo Stefano e di Nostra Signora e la prima pietra venne posata alla presenza di papa Alessandro III, a Parigi dal 24 marzo al 25 aprile 1163.

Il nuovo edificio sarebbe sorto in stile gotico, che si era già affermato in Francia. La costruzione della cattedrale fu condotta in due fasi e nel 1250 venne completato l’edificio, mentre fino alla metà del XIV secolo si ebbero una serie di interventi alla struttura sia interna, sia esterna, fino a raggiungere l’aspetto desiderato.

Durante la Rivoluzione francese (1789-1799), la chiesa venne devastata: dopo che tutti gli oggetti in metalli preziosi vennero inviati alla zecca per essere fusi,[2] nell’ottobre del 1793, per ordine della Comune di Parigi, tutte le statue della facciata, sia quelle della galleria dei Re, sia quelle dei portali, vennero distrutte.

Il 2 dicembre 1804 venne solennemente celebrata nella cattedrale l’incoronazione di Napoleone come imperatore dei Francesi.
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