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Pnrr, Zaia: treno che Italia non può perdere, corretta rinegoziazione

AttualitàPnrr, Zaia: treno che Italia non può perdere, corretta rinegoziazione

“Ora avanti su rinnovabili e repower”

Venezia, 7 ago. (askanews) – “Il Pnrr è un treno che l’Italia – e con lei tutte le Regioni – non può perdere. Per un fatto economico, queste risorse servono a molti progetti. Ma anche per un fattore d’immagine, il Paese nella spesa dei fondi deve dimostrare di saper mettere a terra efficienza e organizzazione. Per quanto riguarda il Veneto, l’ho ribadito anche oggi più volte, il nostro modello di ‘controllo di gestione’ è pienamente operativo: la Regione ben governa l’andamento dei progetti, monitorando anche l’avanzamento di quanto affidato alle amministrazioni Comunali. Aggiungo di più: se dovessero esserci fondi non utilizzati da altre parti d’Italia chiediamo che vengano dirottati nel nostro territorio”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’incontro odierno con il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

“Ringrazio il Governo per questo momento di confronto con le Regioni, che segue una serie di interlocuzioni più in là nel tempo. Ma attenzione, nel piano di rinegoziazione dell’esecutivo ci sono interventi che possono generare difficoltà, specie alle amministrazioni dei Comuni: è importante che i sindaci possano veder garantiti – anche con l’utilizzo di altre linee di finanziamento – gli interventi più importanti per le comunità e i progetti già cantierati”, ha aggiunto il presidente.

“È chiaro che la rinegoziazione si è resa necessaria: un Pnrr centralistico e ‘calato dall’alto’, frutto di scelte errate del passato, ha dimostrato di non essere tarato sulle esigenze contingenti dei nostri territori. Serve riportar dritta la barra del piano: cucendolo in modo sartoriale su quanto serve realmente a cittadini, amministrazioni e imprese. Mi riferisco soprattutto all’ambito energetico, dove bisogna far confluire fondi importanti per le energie rinnovabili, e il capitolo REPower, quest’ultimo già correttamente inserito dal Governo nel progetto trasmesso a Bruxelles. Per quanto riguarda il Veneto siamo pronti a fare la nostra parte anche per nuovi sviluppi su digitalizzazione, mobilità e salute”.

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