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Progetto innovativo per gli studenti del liceo classico Vittorio Emanuele II-Garibaldi di Napoli che uniscono scienza e storia

NewsProgetto innovativo per gli studenti del liceo classico Vittorio Emanuele II-Garibaldi di Napoli che uniscono scienza e storia

Archeologia e STEM, l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati nell’ambito della ricerca archeologica

Non solo Latino e Greco per conoscere il passato. Al Liceo classico Vittorio Emanuele II–Garibaldi di Napoli, gli studenti hanno imparato a raccontare la storia con strumenti tecnologici all’avanguardia: droni, software di modellazione 3D e sistemi GIS.

In collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale di Napoli e nell’ambito delle azioni di potenziamento delle competenze STEM previste dal DM 65/2023, i ragazzi hanno realizzato un articolato sistema informativo geografico (GIS) dedicato ai Campi Flegrei, uno dei siti archeologici e naturalistici più affascinanti e complessi del mondo.

Il progetto sarà presentato oggi a Bacoli, nell’ambito di FAB! – Favolosa rassegna del Cinema archeologico, appuntamento annuale che unisce divulgazione scientifica, archeologia e nuove tecnologie.

Gli studenti, guidati dai loro docenti e da esperti esterni, hanno utilizzato droni per rilievi aerei e software di restituzione digitale per elaborare modelli tridimensionali di luoghi e reperti, anche complessi.

Il risultato è una mappatura interattiva che unisce precisione scientifica e capacità narrativa, mostrando come le competenze STEM possano dialogare con le scienze umanistiche per valorizzare e tutelare il patrimonio storico e paesaggistico.

L’esperienza ha rappresentato anche un importante momento formativo per gli studenti, che hanno potuto sviluppare abilità tecniche avanzate, confrontarsi con il lavoro di équipe e misurarsi con l’idea di una cultura integrata tra umanesimo e scienza.

Intanto, l’istituto napoletano è stato al centro dell’attenzione anche per un altro motivo. Nei giorni scorsi, infatti, il Liceo Vittorio Emanuele II–Garibaldi è stato occupato da un gruppo di studenti in segno di solidarietà con la Palestina.

La dirigente scolastica ha disposto che, nonostante l’occupazione, lezioni e iniziative previste si svolgano regolarmente, nel pieno rispetto del diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Una scelta che ha permesso di conciliare il diritto alla manifestazione con quello di proseguire le attività scolastiche, evitando l’interruzione del percorso formativo.

Questa doppia vicenda restituisce l’immagine di una scuola viva, capace da un lato di abbracciare l’innovazione e la ricerca, e dall’altro di restare spazio di confronto e partecipazione civile. Un luogo dove le nuove generazioni imparano a guardare al passato per costruire, con consapevolezza e strumenti moderni, il proprio futuro.

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