ROMA – Una sera di fine estate (almeno stando alla “vecchia” concezione dell’alternanza tra stagioni) a Genzano, Festa de L’Unità. La segretaria del Pd, Elly Schlein, parla dal palco e a un certo punto, raggiunta dal “Possiamo dire una cosa anche noi?” urlato dalla parte più distante della platea, chiama a scendere l’urlatore. E’ Marco Alteri, consigliere comunale di Albano e tra gli esponenti della Rete Tutela Roma Sud, tra i comitati che si oppongono alla costruzione del termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba.
Da tempo nel Pd non si parla più del mega impianto, la cui gara è stata aggiudicata a un raggruppamento temporaneo di imprese, nonché unico partecipante, che ha come capofila Acea (multiutility dei settore acqua, elettricità, gas e rifiuti partecipata al 51% da Roma Capitale), né il partito del sindaco di Roma e commissario di governo per il Giubileo e (di fatto) i Rifiuti della Capitale ha mai aperto un vero confronto sul tema con i comitati che si oppongono al termovalorizzatore.
Questo tempo sembra stia per finire. Perché ieri sera “la segretaria nazionale Elly Schlein, davanti al segretario regionale Daniele Leodori e una decina di giornalisti, ha detto a Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria nazionale del Pd, ndr) di fissare un incontro per aprire il confronto sull’inceneritore– scrive su Facebook Marco Alteri, colui che con Schlein ha parlato vis à vis- Mi sembra una novità importante rispetto a quanto avvenuto finora”.
E ancora: “I grandi partiti si vedono dalla capacità di mettersi in discussione- continua Alteri- Il Pd è quello che ha votato il Jobs Act e adesso prende le firme per abrogarlo, perché questa è la politica. Adesso vediamo se è capace di scegliere il futuro e la tutela del bene comune anche sugli inceneritori”.
Alteri, raccontando poi l’accaduto all’agenzia Dire, ha sottolineato la “contraddizione dem” sottoposta alla segretaria a livello nazionale proprio sul tema dei termovalorizzatori: “Le abbiamo chiesto di ascoltare il territorio perché ne va della credibilità del partito: non può essere contro gli inceneritori in Umbria, Sicilia e Liguria, perché li propone la destra che governa in quei luoghi, e poi lo impone a Roma con i poteri speciali del governo”. Quindi “nell’attesa di essere convocati la inviteremo all’iniziativa organizzata il 2 e 3 ottobre a Roma da Zero Waste Italy, perché il futuro non è negli inceneritori”.
Tuttavia, secondo quanto ricostruito dall’agenzia Dire, Schlein, dopo avere ricevuto la richiesta “personale” di aprire un tavolo sulla questione, avrebbe replicato di sentire il partito, a partire dalla coordinatrice della segreteria nazionale, Marta Bonafoni.
Per ora non sono stati richiesti incontri. Ma l’attesa non dovrebbe durare molto.
E la richiesta d’incontro a Schlein da parte della Rete Tutela Roma Sud (e dei comitati che ne fanno parte) non si è fatta attendere. “Gentilissima segretaria nazionale del Partito Democratico- si legge nella mail inviata agli indirizzi di posta della camera e del partito della segretaria dem- facciamo seguito all’impegno di avviare un tavolo di confronto sul delicato tema dell’inceneritore romano, preso ieri alla Festa dell’Unità di Genzano, per chiederle di fissare un appuntamento con una delegazione dei sindaci del Pd dei Castelli, alla presenza di una rappresentanza della società civile. Confidando nella sua volontà di ascolto del territorio, siamo fiduciosi per un pronto riscontro”.
In copia conoscenza alla mail, gli indirizzi dei sindaci di Albano, Frascati, Ciampino, Colleferro, Genzano, della consigliera comunale dem di Pomezia, Eleonora Napolitano, della coordinatrice della segreteria nazionale del Pd e consigliera regionale, Marta Bonafoni, e della segreteria del Pd Lazio.
L’articolo Rifiuti Roma, il comitato ‘No inceneritore’: “Schlein apre al confronto sull’impianto” proviene da Agenzia Dire.
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