ROMA – Il 2023 non è cominciato bene per gli autotrasportatori del Senegal. Un incidente che a gennaio ha coinvolto un pullman provocando oltre 40 morti ha spinto il governo di Dakar a vietare l’import e la vendita di pneumatici di seconda mano. Una misura ispirata a un principio di sicurezza che sta però alimentando le proteste e la preoccupazione degli operatori di settore.
Il punto sono i costi. In Senegal nove pneumatici in circolazione su dieci sono di seconda mano perché quelli nuovi hanno in media un prezzo equivalente a 80 euro, troppo per un Paese emergente, dove la povertà resta ancora diffusa. Le gomme usate, provenienti anche dall’Italia o dal Giappone, come si legge in servizi della stampa locale, sono vendute a costi cinque volte inferiori. Da quasi un mese gli autotrasportatori hanno avviato scioperi e iniziative di protesta contro il governo di Dakar.
L’esecutivo, allora, come si suggerisce anche in un reportage dell’emittente Radio France Internationale, probabilmente dovrà lasciar correre o intervenire di nuovo. I provvedimenti adottati per la sicurezza stradale sono in realtà ben 23. E tra questi c’è sia la gratuità delle revisioni auto che la creazione di centri regionali abilitati allo scopo.
A provare ad affrontare il problema non è comunque solo il Senegal. Si sta muovendo ad esempio la Costa d’Avorio, un altro Paese dell’Africa occidentale dove la rete stradale interurbana lascia a volte a desiderare. Secondo il Conseil national de securité, ogni giorno sono in media 46 gli incidenti stradali di una certa gravità. Nel 2022 i morti sono stati 1.050. L’obiettivo dichiarato dal ministero dei Trasporti della Costa d’Avorio è dimezzare il numero delle vittime entro il 2030.
Secondo i dati ufficiali, a livello nazionale in 19 casi su 20 all’origine degli incidenti c’è l’errore umano e allora si punterà sia sulla sensibilizzazione sia sulla repressione. Tra gli strumenti le rilevazioni video, nove milioni solo nel 2021, un terzo delle quali relative ad accesso di velocità. Ci sarà poi la digitalizzazione dell’esame di guida, un modo, pare, per scoraggiare corrutori e corrotti chiamati a dare i voti.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it