AL VIA ANNO GIUDIZIARIO, CASSANO: “RISPETTO TRA ISTITUZIONI”
Lo sforzo della magistratura per attuare “i più alti valori della Costituzione, necessita di un contesto improntato al rispetto fra le istituzioni, a razionalità, pacatezza, equilibrio”. Lo sottolinea la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025. Per Cassano “rendere giustizia si è fatto più difficile e richiede la ferma osservanza di alcuni principi” come “la leale collaborazione con i poteri dello Stato” e il “senso di responsabilità e dell’autolimite”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio assicura il “potenziamento degli organici con l’ingresso in tempi rapidi di circa 2.000 nuovi magistrati ordinari”
SANTANCHÈ: “MI DIMETTO SOLO PER RINVIO GIUDIZIO SU CASSA COVID”
“Nessuno mi ha chiesto un passo indietro”. Daniela Santanché resta al suo posto. Si dimetterà da ministra del Turismo solo se rinviata a giudizio per la presunta truffa della sua società Visibilia sulla cassa Covid. In quel caso, dice, ci sarebbero delle “implicazioni politiche” che le imporrebbero un passo indietro. Per ora, assicura, “ho una situazione psicologica di assoluta tranquillità e continuo a fare il mio lavoro”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa si dice certo che “Santanché stia valutando e valuterà bene”.
SANITÀ. USCIRE DALL’OMS? TAJANI CONTRO PROPOSTA LEGA
Maggioranza divisa sulla partecipazione dell’Italia all’Organizzazione mondiale della sanità. Se la Lega chiede che l’Italia esca dall’Oms, sulle orme degli Stati Uniti di Donald Trump, Il leader di Forza Italia Antonio Tajani si mette di traverso. Per il vice presidente del Consiglio quella della Lega “non è la posizione di Forza Italia”. Per Tajani l’Oms ha “commesso errori, anche durante la vicenda Covid, ma uscirne è un’altra cosa”. Il Pd chiede alla premier Giorgia Meloni di prendere “le distanze da questa pericolosa follia” leghista.
CITTADINANZA. MAGI: “IL GOVERNO NON OSTACOLI IL REFERENDUM”
Il governo non tagli le gambe al referendum sulla cittadinanza. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi chiede all’esecutivo di non boicottare la consultazione che interessa cinque milioni di “cittadini che parlano l’italiano, sono incensurati, lavorano e pagano le tasse”. La Corte costituzionale ha ammesso il referendum e ora inizia la campagna di sensibilizzazione. Il comitato promotore chiede alla Rai di garantire adeguata informazione e al governo di accorpare il referendum al voto di primavera per le amministrative. L’esecutivo giochi pulito, dice Magi, “senza tagliare le gambe alla consultazione, inserendola in date impossibili come i ponti di aprile e maggio”.
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