PAPA FRANCESCO. SABATO ALLE 10 I FUNERALI, CI SARÀ ANCHE TRUMP
Si svolgeranno sabato alle 10 in piazza San Pietro i funerali di papa Francesco. Bergoglio è deceduto ieri mattina, a 88 anni, a causa di un ictus e di un arresto cardiaco. Il giorno prima, la domenica di Pasqua, l’ultima apparizione in pubblico, con un giro tra la folla. “Grazie per avermi riportato in piazza”, avrebbe detto il pontefice al suo infermiere. Alle esequie parteciperanno il presidente americano Donald Trump, quello francese Emmanuel Macron e l’ucraino Zelensky. Ci sarà anche la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. Il conclave per eleggere il nuovo papa si aprirà tra il 5 e il 10 maggio.
LUTTO NAZIONALE. IL GOVERNO: “CERIMONIE SOBRIE PER IL 25 APRILE”
Cinque giorni di lutto nazionale proclamati dal governo; sospeso il campionato di calcio e un invito che fa discutere a celebrare “con sobrietà” tutte le feste, compreso il 25 aprile. Da oggi e fino a sabato, giorno del funerale di papa Francesco, bandiera a mezz’asta in tutta Italia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che stamattina ha reso omaggio alla salma del pontefice, venerdì sarà come previsto a Genova per le celebrazioni della Liberazione, seppur in forma ridotta. “Tutte le cerimonie sono consentite- ha precisato il ministro Nello Musumeci- tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Un invito che le opposizioni definiscono “assurdo e strampalato”.
ANM CONTRO DL SICUREZZA: “SCELTA POLITICA, DI TECNICO C’È POCO”
Un provvedimento che di “tecnico ha veramente poco, frutto di volontà politica”. E’ il giudizio del presidente dell’Anm, Cesare Parodi, sul decreto sicurezza varato dal governo tra le polemiche delle opposizioni. Le minoranze hanno denunciato una “forzatura” del centrodestra per la scelta delle misure d’urgenza su norme già contenute all’interno di un ddl all’esame del Parlamento. Nel decreto ci sono pene più severe per le occupazioni abusive, il nuovo reato di rivolta in carcere e nei centri di trattenimento per migranti, la stretta sulla cannabis light. Quanto ai profili di costituzionalità, il numero uno dell’Anm osserva: “Il problema c’è, vedremo se qualcuno solleverà la questione”.
STOP CANAPA. SOS IMPRESE: “A RISCHIO 30MILA POSTI DI LAVORO”
Con il blocco del comparto della canapa industriale imposto dal decreto sicurezza “l’Italia rischia una procedura d’infrazione europea”. A lanciare l’allarme è il Partito democratico. Secondo una stima delle imprese di settore, la norma metterebbe a rischio 30mila posti di lavoro e circa 3mila imprese, ma non solo. Per Stefano Vaccari, deputato del Pd, “ci sono evidenti profili di incostituzionalità e di contrasto con il diritto europeo che rischiano di esporre il Paese a una procedura di infrazione, mentre alcune regioni hanno già avviato il percorso per ricorrere alla Corte costituzionale”. Da qui, l’appello di Vaccari: “Chiediamo un ripensamento e una discussione seria con la maggioranza e il governo per ridiscutere la norma”.
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