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Tra grandine e malattie fungine Veneto inizia vendemmia a fine agosto

AttualitàTra grandine e malattie fungine Veneto inizia vendemmia a fine agosto

Veneto Agricoltura: aspettative ottimistiche, raccolta simile a 2022

Milano, 4 ago. (askanews) – Piogge, vento e grandinate oltre ad un forte sviluppo di malattie fungine (peronospora e oidio su tutte, oltre alla Flavescenza dorata) sono gli aspetti che caratterizzano finora l’annata vitivinicola 2023 in molte aree di produzione del Veneto. Al tempo stesso, le piogge abbondanti rispetto alla siccità che ha caratterizzato la scorsa annata, fanno ben sperare: dal punto di vista quantitativo le aspettative sono ottimistiche e si prevede una raccolta stabile o leggermente in crescita rispetto allo scorso anno. E’ quanto spiega in una nota Veneto Agricoltura, l’ente regionale che si occupa di politiche per i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca.

Rispetto all’anno scorso, in cui le alte temperature e la siccità avevano anticipato il periodo della raccolta, “quest’anno gli operatori annunciano che l’inizio della vendemmia dovrebbe avvenire presumibilmente nell’ultima settimana di agosto: si comincia con la raccolta delle uve precoci, quali Chardonnay e Pinot, mentre per le varietà medio-tardive bisognerà attendere ancora qualche giorno per stilare un calendario vendemmiale di massima”. Alla luce di questo, Regione del Veneto e Veneto Agricoltura hanno fissato al 18 agosto la data del focus sulle previsioni vendemmiali, giunto quest’anno alla 49esima edizione proprio in prossimità con l’inizio delle operazioni di raccolta.

Nel 2022 la superficie vitata in produzione nel Veneto è salita a circa 94.700 ettari (+0,8% rispetto all’anno precedente), per una produzione totale di uva raccolta pari a circa 15 milioni di quintali (+7,2%), mentre sono stati 11,9 milioni gli ettolitri di vino prodotto (+8,6%), corrispondenti al 22% della produzione italiana, che è stata di circa 54 milioni di ettolitri. Una quota del 77,3% del totale del vino prodotto in Veneto, quasi 9,2 milioni di ettolitri, è costituita da vini Doc e un altro 19,8% da vini Igt. Nel complesso, nel 2022 il valore della produzione ai prezzi di base dell’uva da vino viene stimato dall’Istat a circa 400 milioni di euro, mentre quello del vino si attesta a circa 957 milioni, per un valore economico complessivo dei prodotti vitivinicoli di 1,36 miliardi di euro, +5,5% rispetto al 2021. Per quanto riguarda l’export vitivinicolo, anche nel 2022 il Veneto si è confermato Regione leader in Italia, con una quota del 36% sul totale nazionale esportato, per un valore pari a circa 2,85 miliardi di euro (+13,4%).

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